Il coraggio della difesa: no aerei ma aquiloni!!!

 

Continua la saga di Doddore!!! E’ noto che i pionieri, i conquistatori, gli esploratori arrivano sempre prima dove gli altri vorrebbero arrivare ma non ne hanno il coraggio!!!

E come i pionieri sono pronti a tutto e ad affrontano le difficoltà con coraggio, decisione a costo di privazioni, al freddo ed al gelo, anche il nostro Doddore si prepara a trascorrere l’inverno sull’isola.

I veri pionieri si attrezzavano con torce e giacigli,…….Doddore invece tenda termica e pannelli solari per vivere in un’isola priva di tutto ma non della libertà di autodeterminazione!

La libertà che anima il Presidente Doddore e tutti i suoi ministri e che ha consentito in meno di una settimana di avere 1000 residenti, regolarmente accettati…..un vero boom demografico!!!!!!!

La libertà di rivolgersi al Governatore di uno stato limitrofo per chiedere di volersi impegnare per acquistare l’isola, dal momento che su Maluentu non potrà ne si vorrà mai costruire un cm di cemento ma la si vorrà difendere con tutte le armi possibili:

Su questo argomento le idee sono chiare. Infatti nella sua lettera a Berlusconi Doddore ha scritto:

«Se voi userete la forza con la nostra Repubblica, noi reagiremo con le armi in nostra dotazione.

Le nostre forze armate terrestri risponderanno con pistole ad acqua, fionde di vario calibro e lancio di frecce spuntate.

La nostra marina metterà in linea la nostra portaerei a remi Eleonora d’Arborea, l’incrociatore pesante a pedali Grazia Deledda, la corvetta a remi Maria Carta con l’aggiunta della motosilurante leggera Marina Marini.

La nostra aviazione farà decollare gli aquiloni leggeri e, in seguito, gli aquiloni pesanti”

Per ritornare agli appelli, ormai da tutto il mondo sono aperti conti, sottoscrizioni, offerte, questue per racimolare i soldi necessari all’acquisto dell’isola.

Io non voglio proporre niente di tutto ciò….. Visto che l’isola è vincolata e non è possibile costruire alcunchè perchè non convinciamo il Sig. Miller a dimostrare di essere un nobile gentiluomo… Faccia dell’isola una donazione alla Repubblica di Maluentu o alla Sardegna, nazione limitrofa. Ne avrebbe una riconoscenza imperitura, farebbe un gesto di sicura rilevanza e sarebbe ricordato per il resto della sua vita magari aggiungendo il suo nome a quello dell’isola.

Meditate gente……meditate!!!!!!


Se vuoi seguire la saga di “Maluentu” : http://it.wordpress.com/tag/maluentu


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