Maluentu – Arriva la forestale. La diplomazia abbia avvio!!!

sbarco forestale

Povero ex Sindaco di Cabras, per la cronaca Efisio Trincas.

Ebbene solo due giorni fa ha comunicato ufficialmente alla stampa che dopo Ferragosto avrebbe fatto una occupazione di Maluentu con un nutrito nugolo di suoi amici o pseudo tali ma nei giorni scorsi ci ha pensato la Forestale a rovinargli la sorpresa.

Pensate, la GF (Guardia Forestale), ha osato privare il nostro Trincas dell’onore/onere di vestire i panni del novello Goffredo di Buglione per una operazione talmente meritevole che aveva scomodato anche il Comune di Cabras, che nulla ha a che fare con l’isola di Maldiventre.

Sin qui il commento a caldo. La notizia invece ci rende noto che nei giorni scorsi c’è stato uno sbarco della Guardia Forestale che doveva fare eseguire un ordine di sequestro firmato dal sostituto procuratore Lucio Marcantonio.

Oltre a ciò i Forestali hanno anche presentato quattro avvisi di garanzia a seguito delle seguenti ipotesi di reato

  • violazione del sequestro dell’isola disposto a gennaio dal Gip
  • occupazione abusiva di terreno privato e di area demaniale.
  • violazione delle norme sui parchi (Maldiventre rientra nell’Area marina del Sinis)
  • violazione dei vincoli sui beni paesaggistici
  • violazione dei vincoli suisiti di interesse comunitario.

Gli indagati sono quattro, il ministro degli esteri Felice Pani e altre tre persone che, secondo l’accusa, farebbero parte dell’organizzazione: Sergio Saba e Massimo Mascia, entrambi di Terralba, e un ragazzo di Sinnai.


Tra gli indagati non compare Doddore Meloni il quale, da gennaio scorso, è sotto inchiesta insieme ad altre cinque persone.


Sulle motivazioni  ha spiegato il comandante provinciale del Corpo forestale, Maria Piera Ginnasi:


«Nonostante i vincoli, i quattro si sono insediati sull’isola provocando la modificazione dei luoghi e violando le normative ambientali. Il comportamento più grave è la costruzione di un tetto in legno, coperto da un telone in plastica, su un manufatto a ridosso di uno degli arenili».


La struttura era utilizzata come quartier generale ed è stata smontata dai quindici uomini della Forestale nel corso dell’ultimo blitz.

Siccome quando si maneggia una moneta, così come una medaglia, ci si accorge che è composta da due facce, anche in questo caso il commento del Presidente non si è fatto attendere:


«Macchè abusi…Hanno distrutto il muro di quel rudere che esiste da centinaia di anni. Poi hanno la faccia di accusare noi di violazioni paesaggistiche?».

Che dire!!!

Il commento che si può fare ogi penso che debba tenere conto del fatto che è bene che non vengano mai metti sotto la sabbia i diritti sacrosanti di tutti, ma che ci sia anche il necessario confronto tra tutti i giocatori della partita.

Tanto questa situazione parte da due assunti:

Doddore non se ne andrà mai sino a quando non verrà riconosciuta la ragione della sua richiesta, e potete giurarci che è solo una questione di tempo:

le istituzioni dovrebbero capire che in questo caso è inutile andare a vanti a furia di avvisi di garanzia,ordini di sgombero, carte bollate e chi più ne ha più ne metta!!

Allora facciamoli incontrare, Doddore e le istituzioni. Un incontro al vertice presso l’ambasciata di Maluentu magari presso il Comune di San Vero Milis, comune di appartenenza di Maldiventre.

Che la diplomazia abbia avvio!!!

 


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