Non faccio altro che leggere nei giornali notizie brutte, squallide e al limite del buon gusto!!
Ultimamente poi, visto il caldo torrido che ha accompagnato questa estate, le notizie più brutte sono quelle relative alla violenza: quella gratuita verso tutto e tutti basta che sia, quella sui bambini, quella sulle donne.
Il mio pensiero è che a me può stare anche bene che due violenti si scazzottino tra di loro e si regolino i conti l’un l’altro nel chiuso delle loro stanze o in luoghi possibilmente lontani dagli occhi e dai luoghi dove la gente lavora, passeggia, vive serenamente e si diverte.
Non mi sta più bene quando, invece, non trovano di meglio di farlo in mezzo alla gente mettendo in pericolo la salute e la incolumità degli altri.
Non mi sta invece per niente bene quando questa violenza viene esercitata verso chi non può difendersi o non ne ha la forza ed intendo i bambini e le donne!!
E’ molto facile esercitare la propria violenza contro chi non può difendersi, contro chi non ha la forza di opporsi ad una ingiustizia, ad un sopruso, contro chi vuole vivere la propria vita in pace e serenità senza creare alcun fastidio agli altri.
Mi viene il voltastomaco quando leggo di violenza sui bambini, piccoli o grandi che siano, e sulle donne perchè mi fa pensare che questa violenza è così esecrabile che chi la esercita non ha nessun alibi, nessuna scusante, nessun motivo valido, e non dovrebbe avere la possibilità di avere alcuna attenuante, alcun perdono.
Solo che la loro esistenza crea preoccupazione e panico in chi, genitori e/o donne adulte, non sono più tranquille, sono sempre all’erta. Perchè è il caso di dirlo: la violenza arriva si all’improvviso ma il violento non ha una carta di identità speciale per poterlo riconoscere : il suo documento non ha un colore particolare che lo contraddistingue e permette di evitarlo ma è uguale a quello di ciascuno di noi: il violento non ha uno sguardo particolare, un modo di fare preciso: il violento è violento dentro, nell’anima e siccome l’anima è profonda, nascosta, imperscrutabile ed inavvicinabile ecco che si pone il problema più grosso: prevenirlo, combatterlo e riconoscerlo.
La delusione più grande però avviene quando si riversa la fiducia nella soluzione del problema alle leggi e a chi dovrebbe applicarle.
Infatti sempre più spesso assistiamo a scandalosi processi che, applicando le stesse leggi emanate a protezione di chi subisce violenze, liberano invece gli aggressori in quanto hanno agito sotto l’effetto dell’alcool, della droga e quindi non erano capaci di intendere e volere al momento del fatto.
Questo è uno scandalo perchè la liberta dell’aggressore di essere giudicato, giustamente, dovrebbe avere la stessa importanza del diritto a difendere la liberta di chi chi è stato aggredito: chi è posto dallo stato a dibattere di ciò (avvocati, giudici e magistrati) dovrebbero avere come unico scopo la difesa della libertà di ciascuno di vivere tranquillamente la propria vita, di poter camminare sereno per le strade, di vedere protetti e tutelati i propri diritti.
Ahime, questo non avviene come si vorrebbe. Quindi è necessario che tutti ci si senta possibili vittime di questi eventi e ci si interessi a porre la massima attenzione.
Questi fatti ormai stanno diventando tanto comuni che anche a Cagliari, complice la grande afa estiva che rimbambisce le menti degli squilibrati, ultimamente si sono verificati degli episodi di violenza sessuale sulle donne sia di giorno ma soprattutto la notte.
Ho una amica che, giustamente, è molto preocupata di questo andazzo generale ma soprattutto del disinteresse che i ragazzi hanno verso questo problema: gestito come se riguardasse solo le ragazze ma non loro. Eppure ciascuno di loro ha una madre e forse anche delle sorelle. Ebbene le donne che sono in giro sono madri e sorelle e come tale sono da difendere.
La mia amica ne parla e ci dice, saggiamente:
“….niente più serenità e leggerezza come eravamo abituate…facciamo attenzione…e voi amici maschietti magari cercate di essere un po più cavalieri e farci compagnia fino alle machine quando siamo da sole. Comunque io sono sempre favorevole alla castrazione.”
E un amico, giustamente, replica:
“Brava piccola, molto giusto. Se succedesse a qualche mia amica stai ben certa che quella persona la cercherei e deve augurarsi di essere trovato prima dalla polizia che da me, su queste cose non vado troppo per il sottile.”
Una risposta che ciascuno di noi darebbe, appunto, difendendo una amica, una madre o una sorella propria. Forse è esagerato, anche se comprensibile.
Brava piccola!!! Facciamo come suggerito dalla mia amica: stiamo un po più attenti…per noi e per loro…chissà, forse possiamo evitare loro tante altre brutte avventure.