





Ci sono dei momenti nella vita in cui è necessario fermarsi, fare una sosta “tecnica”
Riprendere il filo interrotto dei propri valori, riparare il filo corrotto dei propri pensieri, delle proprie abitudini, delle “vacue” certezze che hanno albergato nella mente e nel fluire progressivo e monocorde del proprio tempo.
Passano sempre velocemente giorni, settimane, mesi ed anni e sempre più velocemente si alternano albe e tramonti quando il tempo viene considerato ininfluente.
In questo veloce turbinio tutto viene triturato, consumato, celato: tutto viene allontanato, nascosto ed abbandonato all’oblio della mente.
In questi attimi che durano una eternità scorre, velocemente lento, il ricordo della propria vita, della propria esperienza, delle proprie necessità e priorità: elementi che occupano la mente e fanno vedere il mondo in cui vivi in un modo diverso, lontano.
Un modo ed un mondo che non mi appartiene più e che sento lontano, dal corpo, dal cuore, dalla mente, dagli obiettivi, dalle mie necessità più vere e profonde.
Un modo ed un mondo che ricerco costantemente ma che non posso più vivere perchè ne sono stato privato attraverso il sotterfugio, attraverso la perversione del pensiero in base al quale quello che faccio per me, il tempo che dedico a me, è solo tempo sottratto inesorabilmente a qualcun’altro
Un modo ed un mondo da cui mi sono allontanato, per fortuna, perchè con angoscia e preoccupazione mi sono accorto che ho permesso di farmi cambiare le priorità, ho permesso di farmi allontanare dalle cose veramente importanti della mia vita: me stesso, la ricerca del mio scopo, la ricerca del mio ruolo, la necessità di sognare ad occhi aperti, la voglia di vivere la vita con leggerezza, la necessità di tenermi vivo e stretta la vita senza permettere a nessuno di farmela sfuggire di mano o peggio, controllarmela.
In questo tipo di vita tutto dura sempre troppo poco; ogni argomento va consumato in fretta o non considerato, poichè non rilevante , o peggio, poichè tu che ne parli sei una fonte assolutamente non autorevole.
Ma il cammino era a senso unico, i punti da cui si partiva erano sempre quelli e la meta era sempre indistinta perchè non si usavano le giuste lenti per vedere lontano. Sognare, cantare, essere sereno, spregiudicato, leggero…si….leggero…leggero come una piuma che sfrutta le correnti e cambia direzione.
Di contro, invece, è bene che le frazioni di tempo della vita, dall’istante vissuto a quello necessariamente successivo, diventino sempre più dilatate, durando financo un’eternità, perché significa che che sono vissute con partecipazione, con passione e con profondo senso di appartenenza e condivisione.
E come ogni sosta che si rispetti deve comprendere un check completo.
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Mi sembra che questa lettera sia troppo concentrata su te stesso,troppo egocentrica!!! La vita ti concede tanto ,siamo noi che abbiamo la possibilità di modellarla di creare delle vie di accesso e di fuga ,se è necessario!!! L’essere concentrati troppo su se stessi ti obbliga ad avere una visione della vita troppo ristretta, come con un para occhi ,che ti obbliga a vedere le cose solo dal tuo punto di vista!!! Pensare agli altri,moglie,figli, amici,le persone che ti stanno affianco,inesorabilmente,quando hai il buon umore o anche il cattivo umore,ti aiuta ad apprezzare la vita con diverse sfumature!! A volte può essere rosa,a volte grigio, ma spesso anche rosso di passione,talmente acceso che sembra quasi di sentirne anche il profumo. Questa passione riguarda un po tutto, le risate davanti ad un bicchiere di vino con un amico,una discussione sulla vita in generale con tuo figlio,le scuse a un tuo collega di lavoro dopo un litigio!!! Dedicarsi alle persone significa avere una giusta collocazione di noi stessi in mezzo agli altri! Nulla ci spaventa,mai sentiremo di essere fuori luogo o persi nella tristezza della vita,perché saremo concentrati ad aiutare gli altri! E’ una cosa che funziona sempre,almeno io la sperimento continuamente su me stesso,trovando negli altri la bellezza della loro vita che poi appaga la mia!
Può anche darsi che sia un commento personale…anzi in parte lo è!!!! Ma con una impostazione diversa da quella che hai inteso. La vita è molto bella soprattutto se vissuta, come tu dici, insieme ed in compagnia di tutto ciò che ti circonda.
Ma io non sto parlando delle persone che mi circondano…ma degli avvenimenti che si scontrano con la mia strada!!!
E’ come quando in macchina, andando per il tuo mondo, tutti ti si buttano addosso per farti uscire di strada, farti male, farti soffrire e godere della reazione!!!
Puoi evitare una volta, due volte ed anche tre!!!! Ma quando si ripete in continuazione e per quanti sforzi faccia di rimanere indifferente, di cambiare strada o di reagire il tutto si ripete ancora una volta: come quando ti rialzi dopo tanto tempo e vedi un pò di luce dopo tanto nero, incontri un’altro evento che ti ricaccia indietro, come quando pensi di essere riuscito ad uscirne e ti ritrovi in un baratro peggio!!!
Sfido l’ottimismo più forte, più caparbio e più cocciuto a rimanere impassibile di fronte a ciò!!!
Io lo sono, ottimista, e molto pure….ma di fronte ad un muro che non accenna minimamente a permettermi di trovare la strada….alla fine mi siedo sul marciapiede…mi guardo intorno e ho molte difficoltà a vedere…..
Scusa se insisto,non voglio tediarti,ho capito che per te è un momento molto critico della tua vita! Ma insisti sul tuo “senza offesa”egocentrismo!!! Sono proprio questi momenti bui che vanno condivisi con le persone che hai intorno,che ti vogliono bene. pensare di essere dei Super Eroi…della nostra vita è un errore..tutti noi abbiamo bisogno degli altri e gli altri hanno bisogno di noi!!!! Lasciarsi andare ,chiedere aiuto se è necessario,farsi aiutare a ritrovare la propria strada è sintomo di grande sensibilità e quindi intelligenza! Chiaramente non stò parlando in particolare della tua persona,non ti conosco, non mi permetterei mai. La mia discussione vuole toccare l’argomento in generale,di come siamo spesso concentrati troppo su noi stessi non avendo quindi la capacità di guardare oltre! Mi dici che sei seduto sul marciapiede e non vedi nulla…prova ad alzarti e se è necessario fatti aiutare,prova a salire sulle spalle di un amico,acchiappa la mano di un tuo fratello o sorella e fatti trascinare senza resistenza,chiudi gli occhi se è necessario, fatti guidare e fidati di chi ti circonda!! Se tutto ciò non funziona prova a fare un passo in dietro,non fare in modo che la tua anima giudichi troppo te stesso,tutti sbagliano, magari hai lasciato dietro di te ,persone e luoghi che ti sembravano inutili….che ora riuscirebbero a placare anche se solo minimamente la tua tristezza!! Questo perché non possiamo vivere e non dobbiamo vivere da soli! Spesso siamo così presuntuosi da pensare che stare soli con noi stessi sia una grande prova di forza!!….è un errore ,colui che sente il bisogno di vivere in mezzo agli altri ed è consapevole di non poterne fare a meno ,dimostra una grande superiorità d’animo . E colui che dimostra di essere umile verso gli altri, ha una grande intelligenza intellettuale,perché capisce dove arrivano i propri limiti!!!!
Stamattina mi sono svegliato all’alba e mi è ritornata in mente la tua ultima mail a cui non avevo risposto.
Ciò che dici è sicuramente vero e lo condivido appieno.
Sono ben capace di stare in mezzo agli altri ed, anzi, ci sto benissimo. Però so stare magnificamente anche da solo e non ceerto per timidezza o voglia di isolarmi; e neanche perchè ritenga che non ci sia nessuno che sia all’altezza di aiutarmi.
Questo è sicuramente un bruttissimo periodo della mia vita ed ancora oggi stento moltissimo a riuscire a d uscirne fuori.
Avrei forse bisogno di un aiuto esterno, ma oramai mi sono condizionato psicologicamente così tanto che riuscire a farlo è diventato così arduo come scalare una montagna.
Ci sono delle persone che si sono rese disponibili ad aiutarmi e lo stanno facendo alla grande: stanno facendo a me ciò che sono sempre stato abituato a fare io agli altri e questa condizione, anche se mi lusinga xhè significa che qualcuno è presente nella mia vita in modo importante, cionondimeno mi mette in difficoltà xkè mi rende palese ancora di più la difficoltà in cui sono.
Mi sto dedicando anima e corpo a risolvere i miei problemi, ma i casi della vita vogliono che quando sei in difficoltà tutto è sempre più difficile. Qualunque cosa affronti è sempre irto di tante difficoltà che se prima le affrontavi con serenità, adesso con la preoccupazione e la necessità diventano problemi insormontabili e che mettono a dura prova la pazienza, la serenità ed anche l’equilibrio.
Nelle tue mail leggo anche un’altra cosa: leggo che ci sei…che ti sei posto il problema e che hai voluto darmi un aiuto, a modo tuo ovviamente, visto che neanche ci conosciamo. E vedo anche che ti ho risposto e che ti rendo partecipe dei miei pensieri.
Io non posso non giudicarmi e non posso neanche pensare di prendermi in giro: devo essere molto ben presente e critico verso me stesso per riuscire a trovare la chiave giusta per uscire da questa situazione.
Ed il fatto che tu, nel tuo piccolo, abbia fatto questo per me è una grande soddisfazione.
Scusa una piccola curiosità: come mai Dostoevskij????
Un saluto
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