PRISENCOLINEN SINAINCIUSOL

 

Da circa un mese sta spopolando la campagna pubblicitaria di lancio del nuovo programma “ADRIAN” che dovrà essere trasmesso da Canale 5.
E come tutte le performances che riguardano il “molleggiato” non potevano mancare polemiche, ripicche, ansie, fughe come nei migliori sceneggiati.

Che Adriano Celentano sia un mito della canzone prima, un grande regista ed un guru della Comunicazione poi è un dato assodato. La sue forme di espressione sono sempre state “diverse” provocatorie, dissonanti, anticipatorie e con uno stile assolutamente personale.

Le sue canzoni hanno preso lo spunto, sempre, sull’esaltazione dei sentimenti, sulla denuncia popolare, sulla provocazione della reazione e sull’analisi della realtà che via via ciascuno di noi viveva: lo ha fatto utilizzando uno stile ed una capacità di analisi stupefacente.

Le sue regie non potevano essere da meno quando, in un decennio tra il 1975 ed il 1985, ha prodotto 3 pellicole che hanno fatto tendenza: “Yuppi du“, “Geppo il folle” e “Joan lui: ma un giorno arrivo io di Lunedì

Le sue trasmissioni hanno presentato, in immagini video e denunce “silenziose“, ciò che per anni aveva presentato nei testi delle sue canzoni.
Chi non ha assistito alle sua presenza “fisica” con le sue denunce silenziosamente provocatorie in tutte le trasmissioni da lui tenute: da Svalutation (Rai 3 nel 1992) per passare a Rockpolitic (Rai 1 nel 2005) per sbarcare in Mediaset con Rockeconomy (Canale 5 nel 2012). E adesso arriva di nuovo con la sua presenza “animata” con “Adrian” su Canale 5 (infatti si presenterà in formato fumettistico).

E noi attuali sessantenni abbiamo vissuto la nostra vita cantando “Prisencolinensinainciusol” e “Yuppi du“, canzoni che nel 1975 protestavano contro la mancanza di comunicazione (allora!!!! pensate un po!!), senza che noi al momento sapessimo cosa queste parole significassero veramente, ma capendo che era sicuramente un modo diverso di vivere la nostra vita, di vivere le nostre emozioni e di poterci esprimere fuori dal coro.

Vediamo “Adrian” cosa ci riserva.

Follett approfondirà non appena questa trasmissione abbandonerà il suo palcoscenico.

A presto


About this entry